Angelo Frammartino

La notizia della morte di Angelo Frammartino ci ha lasciati attoniti e smarriti. Angelo era un comunista, un militante e un dirigente di Rifondazione e dei Giovani Comunisti, un pacifista convinto. Ma soprattutto Angelo era un ragazzo di ventiquattro anni. In un momento così tragico possiamo soltanto immaginare con quanta passione vivesse la politica e l’impegno sociale, passione che l’ha spinto ad andare a Gerusalemme ad aiutare i bambini palestinesi, a toccare con mano gli orrori della guerra.
Angelo è stato l’ennesima vittima dell’insensatezza della violenza, di un conflitto che da troppo tempo ormai segna la storia della Palestina, una storia di lutti, di orrori e di tragedie senza fine.
La morte di Angelo deve essere un motivo in più per affermare la nostra ferma volontà di costruire percorsi di pace e ripudiare l’idea della violenza come “levatrice della storia”, come unico modo possibile per generare il cambiamento.
In tutti questi anni abbiamo gridato nelle piazze contro tutte le ingiustizie, per affermare la legittimità di uno stato palestinese libero e indipendente al pari di Israele, abbiamo pianto tutte le vittime da New York a Bagdad, da Tel Aviv a Beirut, abbiamo praticato la non violenza per uscire dal pantano dell’odio, della guerra e del terrorismo, per un altro mondo possibile da vivere e da costruire.
Tutto questo continueremo a farlo con forza ed entusiasmo, e la vita troppo breve di Angelo dovrà essere per noi un motivo in più per andare avanti, continuare, per dirla con parole sue, a “fare l’amore con la non-violenza per partorire la pace dal grembo della società”.

Abbracciamo con affetto i familiari, le compagne e i compagni che con lui hanno intrapreso l’esperienza politica, le amiche e gli amici, tutte le persone che lo hanno amato e che in questo momento hanno gli occhi pieni di lacrime pensando a ciò che è successo e non doveva succedere.
Invitiamo tutte e tutti a riprendere dai cassetti la bandiera della pace e esporla dalle finestre e dai balconi, per ricordare tutte le vittime della violenza, per ricordare Angelo e il suo impegno per la pace.

Mira De Lucia
Ascanio Donadio
Coordinamento Provinciale Giovani Comuniste/i