L’elezione per il rinnovo del CNSU ( Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari) segna un’importante successo della sinistra ed in particolare della lista dei Giovani Comunisti “A SINISTRA IN MOVIMENTO”, che si afferma come prima nell’università di Potenza con un risultato che sfiora il 30% dei consensi.
La nostra lista nasce, a Potenza ed in tutto il Sud, come un cantiere che ha messo in rete collettivi, realtà studentesche e Giovani Comunisti. Abbiamo voluto cogliere la sfida della campagna elettorale per proporre agli studenti ed all’Università un’altra idea di formazione e di sinistra, per mettere al centro le grandi questioni della democrazia e della partecipazione, dell’autoriforma dei tempi universitari e della didattica, del diritto allo studio. Temi che nella nostra università e nello stesso CNSU non hanno mai avuto cittadinanza.
Oggi più che mai questo straordinario risultato ci impegna a portare avanti con forza e determinazione l’idea e la pratica di un’università diversa da quella che frequentiamo.
Non un luogo in cui entriamo con l’ansia di doverne uscire il prima possibile, accumulando crediti da scambiare poi con un lavoro precario, ma un’università che ci renda davvero liberi di strutturare autonomamente il nostro futuro e le nostre vite.
Vogliamo che in questa regione si inizi ad investire realmente nel diritto allo studio. Ciò vuol dire andare oltre quei patti concepiti senza i giovani che si pongono l’obbiettivo di valorizzare eccellenze individuali dimenticando però i bisogni e le necessità di tutte e tutti coloro che talenti non sono perchè le condizioni materiali e sociali non lo permettono.
Un quarto dei giovani lucani è a rischio di povertà. Questo dato ci dice che le priorità devono essere altre: aumentare il numero di borse di studio da erogare, ridisegnare i parametri per le tasse universitarie ampliando la no tax area per i meno abbienti, prevedere ulteriori posti letto nella Casa dello Studente che, all’oggi non arrivano a cento, diminuire i costi dei libri di testo e del materiale universitario, agevolare le condizioni dei pendolari e dei fuori sede e riconoscere in maniera più generale la condizione dello studente nella città facilitando l’accesso ai trasporti, agli eventi culturali e ricreativi.
Questo, per noi vuol dire patto con i giovani: valorizzare il talento collettivo di tutte e tutti che può darsi solo in condizioni di uguale possibilità.
Per il coordinamento provinciale Giovani Comuniste/i
Mira De Lucia
Ascanio Donadio
La nostra lista nasce, a Potenza ed in tutto il Sud, come un cantiere che ha messo in rete collettivi, realtà studentesche e Giovani Comunisti. Abbiamo voluto cogliere la sfida della campagna elettorale per proporre agli studenti ed all’Università un’altra idea di formazione e di sinistra, per mettere al centro le grandi questioni della democrazia e della partecipazione, dell’autoriforma dei tempi universitari e della didattica, del diritto allo studio. Temi che nella nostra università e nello stesso CNSU non hanno mai avuto cittadinanza.
Oggi più che mai questo straordinario risultato ci impegna a portare avanti con forza e determinazione l’idea e la pratica di un’università diversa da quella che frequentiamo.
Non un luogo in cui entriamo con l’ansia di doverne uscire il prima possibile, accumulando crediti da scambiare poi con un lavoro precario, ma un’università che ci renda davvero liberi di strutturare autonomamente il nostro futuro e le nostre vite.
Vogliamo che in questa regione si inizi ad investire realmente nel diritto allo studio. Ciò vuol dire andare oltre quei patti concepiti senza i giovani che si pongono l’obbiettivo di valorizzare eccellenze individuali dimenticando però i bisogni e le necessità di tutte e tutti coloro che talenti non sono perchè le condizioni materiali e sociali non lo permettono.
Un quarto dei giovani lucani è a rischio di povertà. Questo dato ci dice che le priorità devono essere altre: aumentare il numero di borse di studio da erogare, ridisegnare i parametri per le tasse universitarie ampliando la no tax area per i meno abbienti, prevedere ulteriori posti letto nella Casa dello Studente che, all’oggi non arrivano a cento, diminuire i costi dei libri di testo e del materiale universitario, agevolare le condizioni dei pendolari e dei fuori sede e riconoscere in maniera più generale la condizione dello studente nella città facilitando l’accesso ai trasporti, agli eventi culturali e ricreativi.
Questo, per noi vuol dire patto con i giovani: valorizzare il talento collettivo di tutte e tutti che può darsi solo in condizioni di uguale possibilità.
Per il coordinamento provinciale Giovani Comuniste/i
Mira De Lucia
Ascanio Donadio