PROTOCOLLO 23 LUGLIO?? NO GRAZIE -2-


Il protocollo di intesa non va bene
Va cambiato



- non cancella lo scalone come speravano le lavoratrici e i lavoratori

- non rivaluta le pensioni logorate dal costo della vita e si limita ad aumentare di 80 centesimi al giorno le pensioni di quanti hanno un reddito inferiore a 650 euro al mese e compiuto 64 anni

- non stabilisce il diritto al minimo di pensione nemmeno per quanti avranno maturato 15 anni di contributi

- non prevede l’unificazione degli Enti previdenziali

- non contiene misure per recuperare i 35 miliardi di crediti che l’INPS vanta dalle aziende né per combattere l’evasione contributiva che sfiora i 40 miliardi l’anno

- ignora molti privilegi presenti nel sistema pensionistico e le conseguenti pensioni d’oro

- Rende una beffa l’esclusione dei lavori usuranti dall’innalzamento dell’età pensionabile istituendo un tetto di soli 5000 lavoratori

- non cancella la legge 30 e conferma la precarietà

- incentiva il lavoro straordinario che viene esentato dagli oneri contributivi

- non istituisce una riforma efficace del welfare rivolta ai lavoratori precari ed esclude tutto il mondo della parasubordinazione

questo protocollo colpisce i lavoratori e le lavoratrici, ma soprattutto quelli precari, i lavoratori a nero, i migranti clandestini, gli studenti e tutti i nuovi lavoratori della conoscenza, della cultura e dello spettacolo.
Riteniamo fondamentale votare NO al referendum indetto dai sindacato confederali.
Ma al contempo abbiamo scelto di promuovere la CONSULTAZIONE PRECARIA per dare voce a chi, questo protocollo, esclude.

Sindacato Precario Autonomo
aSINI STRAbici