Migliaia di studenti in piazza in autonomia e senza ambiguità
Oggi in molte città italiane gli studenti delle scuole medie superiori sono scesi in piazza contro le normative Fioroni e la sua riforma "cacciavite".Si esaurisce così la pazienza degli studenti che hanno sperato invano nelle promesse del ministro: la riforma Moratti ancora, per buona parte, in vigore, l’educazione e il livello di formazione sempre più critico, l’accesso ai saperi sempre meno garantito e una condizione generale molto arretrata rispetto a molti altri paesi europei.Nelle parole e negli slogan che hanno riempito le città italiane si percepisce una forte opposizione all’attuale gestione del sistema educativo: le riforme sono ancora imposte e non frutto di una concertazione con chi vive veramente la scuola ogni giorno, vengono garantiti sempre meno finanziamenti, adducendo come scusante la presunta autonomia scolastica, i metodi educativi rispondono sempre più ad una logica "securitaria".Oggi, secondo le parole dei giovani manifestanti, si apre un lungo percorso volto a garantire un libero accesso ai saperi, per una scuola egualitaria e veramente formativa, in cui l’obbiettivo non sia solo l’avviamento al lavoro ma una concreta crescita culturale.